Gli Orridi di Uriezzo sono uno spettacolare e scultureo risultato dell'erosione delle acque complesso di gole, realizzatosi grazie all'azione dei torrenti che un tempo scorrevano a valle del Ghiacciaio del Toce.
Si trvano in Valle Antigorio, nel comune di Premia (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola)
Durante l'ultima glaciazione, terminata circa 12.000 anni fa (chiamata Glaciazione Wurmiana), la Valle Antigorio era occupata dall'esteso Ghiacciaio del Toce. che superava i 1.000 metri.
A valle di esso scorrevano innumerevoli torrenti, che, scorrendo impetuosi, hanno generato vigorose cascate in grado di scolpire la roccia con il loro moto vorticoso ed energico, che con il tempo hanno eroso la roccia generando strette vallate e gole ad andamento meandriforme. Con il ritiro dei ghiacciai, anche i torrenti si sono ritirati e hanno lasciato quelli che sono oggi gli Orridi di Uriezzo, daall'aspetto incrdibile e quasi surreale.
Attualmente infatti i corsi d'acqua non scorrono più al loro interno ed è dunque possibile visitarli agevolmente a piedi.
Gli orridi di Uriezzo sono oggi visitabili in quanto non sono più attraversati dalle acque, mentre invece l’orrido di Arvèra è ancora attivo e percorso dalle acque del Toce, il quale, dopo aver attraversato l’Orrido di Balmasurda, visibile dal ponte di Balmacorda, si immette nella piana di Verampio.
L’itinerario porta alla scoperta dell’orrido Sud e dell’orrido Nord-Est e prosegue a Maiesso dove si trovano le spettacolari e suggestive Marmitte dei Giganti: qui le acque di scioglimento dell’antico ghiaccio del Toce si sono riunite formando correnti e vortici che hanno scavato la roccia fino a erodere e rendere visibile lo strato più profondo detto “Elemento 0”.
Gli Orridi sono caratterizzati da una serie di grandi cavità subcircolari separate da stretti e tortuosi cunicoli. Le pareti sono tutte scolpite da nicchie e scanalature prodotte dal moto vorticoso e violento di cascate d'acqua. In certi punti si avvicinano a tal punto che dal fondo non permettono la vista del cielo.
Orrido Sud: chiamato dagli abitanti del luogo Tomba d'Uriezzo, è il più spettacolare, lungo circa 200 m e profondo da 20 a 30 metri
Orrido Nord-Est: lungo circa 100 m e profondo una decina, molto stretto in alcuni punti
Orrido Ovest: meno caratteristico, formato da due tratti distinti.
Un quarto orrido, che prende il nome di Vallaccia, si trova poco sotto la Chiesa di Baceno, ma è difficilmente accessibile e termina con un salto sul torrente Devero.
Gli Orridi costituiscono un ecosistema complesso caratterizzato da elevata umidità, scarsa illuminazione, pareti lisce e levigate. Varie specie vegetali, in particolare muschi e felci, sono in grado di adattarsi a tali difficili condizioni ambientali e sono presenti in grande varietà.
Comments